Suburbana Collegno

THE HOLDOVERS - LEZIONI DI VITA

mercoledì 12 giovedì 13 febbraio 2025 - ore 21

(The Holdovers) Regia: Alexander Payne - Sceneggiatura: David Hemingson - Fotografia: Eigil Bryld - Montaggio: Kevin Tent - Interpreti: Paul Giamatti, Dominic Sessa, Da’Vine Joy Randolph, Carrie Preston, Gillian Vigman - USA 2023, 133’, Universal Pictures.

Paul Hunham è professore di storia in un college del New England. Rigido ed esigente detesta gli studenti mediocri, figli dei ricchi benefattori che aspettano il diploma senza sforzo. Alla vigilia delle vacanze di Natale è incaricato di vegliare e di sorvegliare i ragazzi che non hanno nessun posto dove andare. Tra loro, in altezza e spirito, spicca Angus Tully, allievo brillante e problematico ‘dimenticato’ dalla madre. Ostinati e diversamente inadeguati al mondo, Paul e Angus sono costretti a socializzare sotto lo sguardo paziente di Mary Lamb, cuoca della scuola che ha perso il suo unico figlio in Vietnam.

Quello che Payne mette sullo schermo, attraverso le belle immagini fotografate da Eigil Bryld, è una vicenda di scoperta, di un viaggio che non è tanto fisico, verso Boston, ma più lungo, complesso e tortuoso dentro sé stessi. Quel che Payne propone, insomma, è l’esperienza di un’introspezione, di una migliore e più sincera e completa conoscenza di sé stessi allo scopo ci conoscere meglio e più sinceramente il mondo. Qualcosa che, in quest’era così superficiale e ipocritamente ipersensibile, non è affatto scontata. (Federico Gironi, www.comingsoon.it)

Attento inizialmente soprattutto all’ambientazione che è descritta con estrema cura, dal paesaggio innevato al fiume fino all’interno dell’istituto dove la palestra è inagibile,The Holdovers. Lezioni di vita stavolta non resta imprigionato in quella forma chiusa e in quella narrazione priva di affondi che ha spesso caratterizzato il suo cinema. Anche questo è un altro film on the road dal momento dello spostamento in direzione Boston... Dopo un inizio trattenuto, il film si scioglie già dai primi momenti di quell’isolamento forzato tra le patate sbucciate in cucina e un disco del clarinettista Artie Shaw. C’è una scena apparentemente innocua ma in realtà atroce. Paul rivede un suo vecchio compagno di scuola che è diventato professore ad Harvard. Lui lì per lì resta senza parole poi ci pensa Angus invece a mettere su una recita dove viene raccontata una possibile vita che in realtà non c’è mai stata. Il rapporto tra i due personaggi è vero e intenso proprio perché è fatto di avvicinamenti e allontanamenti, inganni e complicità. (Simone Emiliani www.sentieriselvaggi.it).