Suburbana Collegno

RICOMINCIO DA ME

mercoledì 19 giovedì 20 febbraio 2025 - ore 21

(Toni, en famille) Regia, sceneggiatura e montaggio: Nathan Ambrosioni - Fotografia: Raphaël Vandenbussche - Interpreti: Camille Cottin, Léa Lopez, Thomas Gioria, Louise Labeque, Oscar Pauleau, Juliane Lepoureau, Catherine Mouchet, Florence Muller - Francia 2023, 96’, Wanted Cinema.

Antonia, detta Toni, è una mamma single che ha cresciuto da sola i suoi cinque figli, lasciandosi alle spalle una promettente carriera musicale. A vent’anni, infatti, aveva inciso una hit di grande successo. In casa ha sempre molto da fare e solo raramente si concede una sera libera con gli amici. Finalmente i suoi ragazzi più grandi iniziano l’università e lei si chiede cosa farà quando tutti i suoi figli saranno andati via di casa. A quarantatré anni avrà ancora il tempo di riprendere in mano la sua vita? Intanto, decide di iscriversi a sua volta all’università...

Il film è scritto e diretto da Nathan Ambrosioni, giovanissimo regista francese di appena 24 anni che, con Ricomincio da me, ha firmato il suo secondo lungometraggio. Il suo talento si sposa perfettamente con quello dell’altrettanto giovane (e per lo più esordiente) cast: la recitazione di attori e attrici è eccellente, limpida e quasi incredibilmente verosimile. È infatti sorprendente che attori così giovani siano stati in grado di partecipare a un dramma così “adulto”. Centrale è, ovviamente, anche la performance di Camille Cottin, che fa da cardine alla storia e permette a ogni personaggio di mettere in gioco le proprie peculiarità. Ricomincio da me rappresenta un film all’altezza delle aspettative e perfettamente coerente con le premesse che si pone. Avvalendosi di un cast che dimostra ancora una volta il valore e la delicatezza del cinema francese, Nathan Ambrosioni ha composto un’opera degna di lode, che si spera lo porti verso un futuro fertile e brillante. (Carlo Mariano, www.dasscinemag.it)

Ambrosioni mostra una forte sensibilità al tema e un’ottica tutta francese nell’affrontare il personaggio. Fondamentale la scelta dell’attrice protagonista, al punto che non si riesce a immaginare un’altra Toni che non sia Camille Cottin che dona al personaggio dolcezza, determinazione e anche un po’ di sana nevrosi nell’immedesimarsi in una madre alle prese con cinque figli che coprono tutte le fasi dell’adolescenza e la voglia di dare a se stessa una nuova dimensione di donna, una nuova occasione. L’abilità di Nathan Ambrosioni risiede nello svolgere il racconto con immagini in continuo movimento, dando al film una dinamicità che ne costituisce il vero pregio, quando racconta la vita familiare all’interno della casa, in un ambiente piccolo, dove le cinque personalità dei figli cercano di emergere e Toni deve tenere le redini di cinque pony che scalpitano, o quando in macchina mentre li accompagna alle loro destinazioni, deve far capire che alla guida c’è lei e che le esigenze di ciascuno devono equilibrarsi con quelle degli altri fratelli. Toni non è una persona frustrata, come molte donne ha avuto un rapporto difficile con Mathilde, sua madre, ma è stata una cantante di successo e ora continua a cantare nei locali, tanto per vivere. Non è una donna disperata, semplicemente capisce che non si può essere madri e basta per tutta la vita; adora i suoi figli, ne è orgogliosa e sa che presto prenderanno la loro strada. Ora vorrebbe iscriversi all’università e reinventarsi come insegnante, semplicemente. Un film francese a tutti gli effetti, ottima regia e magnifica interpretazione, che si vuole di più? (Claudio Montatori, www.cinema4stelle.it)