Suburbana Collegno

BARBIE

mercoledì 5 giovedì 6 febbraio 2025 - ore 21

Regia: Greta Gerwig - Sceneggiatura: G. Gerwig, Noah Baumbach - Fotografia: Rodrigo Prieto - Montaggio: Nick Houy - Interpreti: Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera, Ariana Greenblatt, Kate McKinnon, Issa Rae, Emma Mackey, Hari Nef, Ritu Arya, Alexandra Shipp, Dua Lipa, Sharon Rooney, Ana Kayne - USA/Canada 2023, 114’, Warner Bros.

Barbie Stereotipo vive a Barbieland, dove ogni giorno è il più bello di tutti. Improvvisamente viene assalita da pensieri di morte, e i suoi piedini sono diventati piatti. L’unica a poterla consigliare sul da farsi è Barbie Stramba, quella su cui qualche bambina annoiata si è accanita, e che vive in parziale isolamento dando buoni consigli alle Barbie perfette. Barbie Stramba spedisce Barbie Stereotipo nel mondo degli umani, alla ricerca della bambina che, con i suoi pensieri tristi, rischia di gettarla in crisi. Se troverà “la bambina che gioca con lei”, recupererà i piedini a punta e la testa sgombra di complicazioni tristi. Al suo fianco, come un clandestino, spunta Ken, un compagno che Barbie dà per scontato e dunque tratta come uno zerbino. Riusciranno a ritornare vittoriosi dal mondo degli umani?

Il film è una paternale di femminismo militante; tutt’altro che sgradevole e anzi sacrosanta e utilissima anche per quegli spettatori di sesso maschile che ancora fossero ancorati a polverosi modelli machisti (…) o alle donne che volessero supinamente accettarli. Barbie, proprio per questa sua intrinseca profondità, è un film sorprendente e regala molto (ma molto) più di quanto non sarebbe lecito aspettarsi da una pellicola su una bambola stupidotta per bambine. Gerwig e Baumbach infatti riescono a confezionare un’eccellente commedia di impegno sociale, caratterizzata da una forte chiave metanarrativa e da sfumature musical. È così che il lungometraggio finisce per rivelarsi fresco, esilarante, intelligente e con momenti di sincera emozione. Un lavoro ambizioso e dall’alto valore produttivo in cui brilla la suddetta chiara matrice femminista. (…) Certo, Barbie rimane un film sulla bambola Mattel e quindi, pur rivolgendole le stesse critiche per lunghi anni sollevate dalle attiviste per i diritti femminili, finisce per promuoverla proprio come icona femminista. Quel che conta è quello che rimane allo spettatore fondamentalmente disinteressato al giocattolo in questione, e cioè tematiche importanti come la denuncia di quanto sia infida la perfezione e la dichiarazione di quanto sia fondamentale un’educazione all’uguaglianza e alla diversità sin dalla tenera età. Il tutto tra risate, invenzioni visive e una buona dose di effetto nostalgia. Merito di due grandi film-maker e di un cast indovinatissimo e in splendida forma. (Luca Ciccioni, www.anonimacinefili.it)

Barbie punta a un pubblico vastissimo: dai più giovani che ripeteranno i balletti su TikTok, ai nostalgici cresciuti collezionando Barbie, fino ai cinefili, che possono divertirsi a cogliere tutte le citazioni (…). Il film di Greta Gerwig è un manifesto pop, coloratissimo e divertente. Partendo da uno degli oggetti più iconici del ’900, Gerwig e Noah Baumbach, che scrive insieme alla regista, hanno creato una pellicola che non è soltanto commerciale, ma anche una riflessione sul capitalismo e sul concetto di arte “alta” in contrapposizione a quella considerata “bassa”. Tutto questo non avrebbe però funzionato senza due interpreti non solo perfetti per il ruolo, ma in stato di grazia: Margot Robbie, anche produttrice, è Barbie, mentre Ryan Gosling, nei panni di Ken, prende a sorpresa la scena. (Valentina Ariete, www.movieplayer.it)