MUR
mercoledì 7 giovedì 8 maggio 2025 - ore 21
Regia: Kasia Smutniak - Sceneggiatura: K. Smutniak, Marella Bombini - Montaggio: Ilaria Fraioli - Italia 2023, 107’, documentario, Luce Cinecittà.
La regista, al suo esordio nel lungometraggio, (…) non forza mai la sua interpretazione degli eventi, lasciando che sia il pubblico a costruire parallelismi e a tirare le proprie conclusioni, anche quando lei va in visita ufficiale alla Guardia di Frontiera e alcuni solerti militari raccontano l’efficienza del loro sistema di respingimento, posando per foto che li mostrano intenti a presidiare il territorio. E lascia parlare da sole anche le immagini finali che testimoniano la differenza fra l’accoglienza offerta ai profughi ucraini e quella riservata ai migranti da altri Paesi. Kasia è radicale nel suo approccio ma mai apertamente giudicante - benché la sua posizione morale sia evidente nel suo stesso essere lì - e dimostra un gran coraggio nel buttarsi, anche solo per una settimana, in situazioni oggettivamente pericolose. Noi respiriamo la sua paura quando sente avvicinarsi le guardie o quando viene fermata ai tanti checkpoint con nel bagagliaio l’attrezzatura di soccorso dei migranti. Smutniak (…) effettua missioni notturne di salvataggio perdendosi nella zona rossa, e racconta la solidarietà istintiva della gente polacca che manda a quel paese l’esercito o accende luci verdi fuori dalla propria porta, quando non rischia in prima persona pur di non rinnegare l’empatia verso i disperati. E ci ricorda che la Polonia non è solo il suo governo ma anche la sua gente che rimane lì perché “quello è il suo posto”, cercando di mettersi dalla parte giusta della Storia. (Paola Casella, www.mymovies.it)
La parte più interessante di Mur è la contaminazione tra reportage, romanzo familiare e il viaggio on the road di due amiche per la pelle che si imbarcano in un’avventura tutta al femminile (e femminista) supportandosi a vicenda e regalandoci momenti di leggerezza e di genuino affetto reciproco: “Come donne siamo state completamente sottovalutate nelle nostre intenzioni dalle forze dell’ordine - racconta Smutniak - non ci hanno proprio considerato e, a pensarci bene, è la prima volta nella vita che questa cosa mi ha aiutata!”. Smutniak ha poi spiegato che il coinvolgimento di Marella Bombini - autrice di numerosi documentari e viaggiatrice esperta - le è servito anche per avere un punto di vista esterno alla vicenda e per avere qualcuno al suo fianco che le ponesse “le domande giuste” su quanto stesse accadendo. Al di là del messaggio politico, Mur è un documentario visivamente potentissimo, segno che chi lo ha realizzato sa come arrivare al cuore degli spettatori pur affrontando un argomento complesso spaziando tra i registri - drammatico, ironico, divulgativo - senza forzature. Insomma, grazie a Mur scopriamo che Kasia Smutniak, oltre a essere una brava attrice e una vera attivista, è anche una regista capace e competente. (Maria Cafagna, www.today.it)