Suburbana Collegno

L’IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY

mercoledì 14 giovedì 15 maggio 2025 - ore 21

(The Unlikely Pilgrimage of Harold Fry) Regia: Hettie MacDonald - Sceneggiatura: Rachel Joyce - Fotografia: Kate McCullough - Montaggio: Jon Harris, Napoleon Stratogiannakis - Interpreti: Jim Broadbent, Penelope Wilton, Monika Gossmann, Joseph Mydell, Bethan Cullinane, Maanuv Thiara, Earl Cave, Linda Bassett, Daniel Frogson, Naomi Wirthner - Gran Bretagna 2023, 102’, BIM.

Harold è un uomo che vive la propria vita senza prendere iniziative. Un giorno riceve una lettera. Arriva dal nord dell’Inghilterra da Queenie, una vecchia amica che è molto malata. Harold decide subito di scriverle una lettera di risposta. Ma poi ha un’altra idea. Quella di andarla a trovare, attraversando a piedi l’Inghilterra. Sono 800 chilometri. Harold è sicuro che il suo eroico gesto la terrà in vita. Quando un giornalista si accorge della storia, la gente viene a conoscenza dell’impresa di Harold. E si mettono in moto l’empatia e la solidarietà.

L’imprevedibile viaggio di Harold Fry è un film sulla fede. Ma non in senso religioso. È la fiducia nelle persone. È la forza di volontà. La voglia, e la convinzione, di poter per una volta cambiare le cose, fare qualcosa di buono. (…) Imparare che le persone hanno ancora voglia di ascoltarti, e di aiutarti. Che c’è ancora chi è capace di essere solidale. (…) Impareremo a conoscere quest’uomo, la sua vita, le sue motivazioni. E quelle di sua moglie Maureen, che asseconda la sua decisione, si fa da parte, ma in qualche modo lo aiuta e non è mai passiva. Il romanzo è scritto da una donna, ed è sempre una donna a dirigere il film. E la sensibilità femminile si sente. (…) L’imprevedibile viaggio di Harold Fry è tutto negli occhi di quel grande attore che è Jim Broadbent: i suoi sono occhi buoni, enormi, chiari e limpidi. Sono spalancati, a volte, ancora capaci di stupirsi di fronte alla vita. A volte sono fiduciosi, a volte stanchi, a volte ci possono sembrare svuotati da qualche delusione. (…) Tratto dal romanzo omonimo di Rachel Joyce, Hettie Macdonald è riuscita a dare vita a un piccolo grande film, intimista e ottimista, una di quelle storie che, quando finiscono, ci fanno stare bene con noi stessi. E con un Jim Broadbent così pieno di umanità che ti viene voglia di abbracciarlo. (Maurizio Ermisino, www.movieplayer.it)

I temi affrontati dal film sono universali: il lutto, la perdita, il senso di colpa e la cura. Ma dentro questo film c’è anche tanta gioia. Harold, sorretto dalla grande interpretazione di Jim Broadbent, si rivela un eroe straordinario. Con il suo coraggioso salto nell’ignoto dimostra che è possibile guarire attraverso un atto di fede ed è possibile trovare lo straordinario nel quotidiano. Dentro Harold covano grandi inquietudini e conflitti interiori, ma il suo viaggio è emozionante, poetico. (…) Il paesaggio che Harold attraversa, sia esso naturale che urbano, diventa qualcosa di più di uno sfondo, e il suo viaggio diventa un vero e proprio on the road della memoria. Basti pensare ai rapporti con coloro che il protagonista incontra lungo il tragitto: sono ritratti di un’umanità che sente il bisogno di condivisione anche quando finisce con il negare il bisogno stesso. Dentro L’imprevedibile viaggio di Harold Fry ci sono il desiderio di un’ultima, folle avventura, il peso del tempo che passa e che scorre inesorabilmente, la consapevolezza di dover chiudere i conti col proprio passato, ma anche la possibilità di trasmettere qualcosa al prossimo. L’eccezionale storia di Harold Fry ci dimostra che tutto è possibile. E la visione della vita del protagonista contribuisce a rendere il film coinvolgente ed emozionante. (Valeria Di Brisco, www.sentieriselvaggi.it)