Suburbana Collegno

LA QUERCIA E I SUOI ABITANTI

mercoledì 4 giovedì 5 dicembre 2024 - ore 21

(Le chêne) Regia e sceneggiatura: Laurent Charbonnier, Michel Seydoux - Fotografia: Mathieu Giombini - Montaggio: Sylvie Lager - Francia 2022, 80’, documentario, I Wonder Pictures.

Un documentario che mostra le tante famiglie di animali che abitano in una quercia di circa 210 anni. Scoiattoli, balanini, ghiandaie, formiche, topi di campagna ognuno con la sua casa tra i rami del maestoso albero e con i soliti problemi di vicinato. Cercano di sopravvivere e convivere educatamente e solidalmente tra loro. La quercia protagonista della narrazione si staglia nella regione francese della Sologne, compresa tra la Loira e lo Cher. Su di essa, al suo interno, nel sottosuolo e anche tutto attorno le cineprese hanno catturato la quotidianità in tutte le sue manifestazioni. Il film presenta piccole storie di ospiti o vicini della quercia in un poetico inno alla vita.

Tanti i documentari sulle piante. Ma qui, come in una rivoluzione copernicana, per la prima volta si guarda una quercia attraverso gli occhi, le zampette, le ali dei suoi abitanti ed esclusivamente dal loro punto di vista. Attualissimo nel renderci consapevoli della fragilità degli equilibri della natura in tempi in cui il surriscaldamento globale indotto dalle attività umane è in aumento. Come una nuova frontiera, un nuovo paradigma del mondo non umano, questo film, frutto di un grande lavoro iniziato nel 2017 con gli scienziati del Museo nazionale di storia naturale, ci rende consci dell’enorme ricchezza di quest’albero attorno al quale ruota la vita. E la cosa straordinaria è che questa grande quercia, senza movimenti e senza espressioni, riesce con la sua sola presenza a catturare l’attenzione dello spettatore per più di un’ora esattamente come farebbe un attore o un’attrice in un film. (…) Basta saperla guardare attentamente e oltre come fa questo film, che coniuga una produzione di finzione a una storia naturalistica, forti intenzioni estetiche da una parte e tecnologiche dall’altra. Salvaguardia del nostro patrimonio naturale e simbolo di speranza per le generazioni future, si muove, unisce con i suoi rami la terra e il cielo, come canta Tim Dup, e al tempo stesso rimane ferma, nei secoli, in piedi. (Giulia Lucchini, www.cinematografo.it)

Un documentario di grande impatto visivo e certamente con una notevole cura per le immagini. In un bosco fitto di vegetazione la protagonista assoluta è una rigorosa quercia che praticamente fa da condominio per i tanti abitanti della terra. Dallo scoiattolo rosso, al topo selvatico, dalla narnia al barbagianni, senza contare svariati insetti e volatili a rendere sempre vivo e colorato il mondo intorno all’imponente albero. (…) Fenomenali alcune scene, come in particolare l’inseguimento aereo tra un rapace e la preda di turno, oppure il lento ed inesorabile assalto di un serpente ad un nido, sventato all’ultimo istante per il casuale cedimento di un ramo. (…) Soggettive miracolose tra i piccoli protagonisti, il silenzio intervallato dalla rigenerante musicalità della natura, con i suoi rumori di scena, fanno di questo lavoro un raro strumento narrativo in cui la drammatizzazione sposa felicemente un istintivo, quanto naturale copione d’animazione fiction. Manca la voce narrante. Soltanto alla fine, a precedere i titoli di coda, si alza una poetica e lieve canzone (…). Paradossalmente, stavolta la bellezza non sta nella ricerca spasmodica e spettacolarizzante dei dettagli, sempre più minimi e performanti, ma soprattutto nella passione forte verso la diversità, quindi aprendo, “allargando” lo sguardo verso orizzonti non umani. (Leonardo Lardieri, www.sentieriselvaggi.it)